Notaio Viale Marconi Roma
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Notaio Viale Marconi Roma: la successione testamentaria
Quando si parla di eredità e successione entra in gioco il nostro notaio in viale Marconi Roma. Quello che non tutti sanno è che esistono due tipi di successione testamentaria, quella regolata da testamento e quella legittima, che viene disciplinata esclusivamente dalla legge dividendo l’eredità tra i parenti più stretti. In ogni caso per la sua esperienza in materia il notaio con il suo intervento aiuta le persone a compiere le scelte più adatte. Non solo: un valido notaio conosce tutti i passaggi per rendere la successione sicura.
Con la successione per la morte di un soggetto si individua un altro soggetto che subentra nelle situazioni giuridiche, mentre dal punto di vista dei beni abbiamo due diversi tipi di successione:
- successione testamentaria: regolata da un testamento;
- successione legittima: regolata dalla legge in mancanza di un testamento.
Nel caso sia presente un testamento che non fa riferimento all’intera eredità, allora la successione sarà in parte testamentaria e in parte legittima. In ogni caso a coniuge, discendenti e ascendenti in mancanza di discendenti spetta comunque una quota di eredità chiamata legittima. Questo diritto mette un limite all’autonomia ereditaria e si parla di successione necessaria.
La successione impone anche una serie di adempimenti fiscali e i discendenti devono presentare all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate una dichiarazione di successione. Si tratta di un documento contenente le generalità degli eredi e la descrizione dei beni oggetto della successione e che permette il pagamento dell’imposta sulle successioni. La dichiarazione di successione, inoltre, permette agli eredi di disporre dei beni ricevuti con la morte del famigliare.
Notaio Roma e accettazione dell’eredità
Per entrare in possesso della propria parte di eredità è necessario accettarla, anche solo in parte, e questa accettazione va espressa con un ricevuto dal notaio o dal cancelliere del tribunale in cui il defunto ha avuto l’ultimo domicilio. Nel caso di eredi minori o incapaci occorre anche l’autorizzazione del giudice che si basa su comportamenti che si basano sulla volontà di accettare. Ricordiamo, inoltre, che se l’erede accetta subentra al defunto anche nei debiti.
Per questo, secondo la legge italiana, è possibile:
- rinunciare all’eredità, chiamando in causa altri parenti;
- accettare con il beneficio di inventario per non rispondere dei debiti con il proprio patrimonio, ma solo con il valore dell’eredità.
Per la sua preparazione e competenza il notaio è di estrema importanza nei casi di successione a causa di morte e ha il compito di
- coadiuvare i successori nella tempestiva preparazione della dichiarazione di successione;
- curare la voltura catastale a favore degli eredi presso l’ufficio catastale:
- ricevere gli atti di notorietà per lo svincolo di conti correnti e titoli intestati al defunto;
- ottenere le autorizzazioni giudiziarie per i lasciti a favore di minori e incapaci;
- ricevere gli atti di accettazione o rinuncia dell’eredità.
Si tratta di ambiti in cui la consulenza del notaio è essenziale per prendere decisioni in linea con le proprie esigenze e in cui il nostro studio di notaio a Roma Viale Marconi ha grande esperienza.
Condizioni per ricevere l’eredità
Per poter ricevere l’eredità basta essere viventi o concepiti al momento di apertura della successione e anche le persone giuridiche possono succedere se indicate nel testamento. Tuttavia alcuni soggetti, ritenuti indegni dalla legge, perdono la possibilità di accedere all’eredità per aver commesso atti particolarmente gravi nei confronti del defunto o dei congiunti. La legge dichiara indegno chi ha:
- volontariamente ucciso o tentato di uccidere il congiunto;
- chi ha commesso danni a tali persone;
- chi ha calunniato o falsamente testimoniato contro tali persone, a patto che il comportamento sia accertato in giudizio penale;
- chi ha forzato la volontà testamentaria, falsificato o alterato e nascosto il testamento.
In ogni caso il testatore può riabilitare l’impegno con un atto pubblico o nel testamento indicandolo degno di eredità.
Impugnazione dell’accettazione dell’eredità
L’accettazione dell’eredità può essere impugnata solo per violenza o dolo e non è contestabile se viziata per errore perché l’erede può comunque accettare con beneficio di inventario. L’azione si prescrive dopo 5 anni dalla violenza o dolo e con la sentenza di annullamento l’accettazione perde la sua efficacia e si ripristina la situazione giuridica precedente.