Rogito notarile

Il rogito notarile è il documento pubblico che consente il passaggio di proprietà di un immobile dal venditore all’acquirente. È un atto predisposto, registrato e trascritto dal notaio quando si fa la vendita di un'immobile, atto di acquisto, atto di vendita o atto di compravendita. Antecedentemente alla stipulazione del contratto, nella Repubblica Italiana, il notaio effettua delle indagini. Esse sono finalizzate a verificare che tutto sia a norma di legge, così che gli interessati possano procedere al trasferimento di proprietà. L’ immobile in corso di vendita deve seguire correttamente le normative edilizie, urbanistiche e catastali. Tra la parte acquirente e quella cedente, prima del rogito notarile, si può stipulare il  contratto preliminare di vendita, col quale le due parti si impegnano a concludere l’accordo entro un periodo preciso. L’acquirente deve versare una caparra confirmatoria o acconto come garanzia del contratto. Sottoscrivere un contratto del genere comporta impegno e delle responsabilità ed occorre essere a conoscenza anche delle spese a cui si va in contro. Solitamente è la parte acquirente che si incarica di pagare i costi del rogito. Per il calcolo delle spese si prende in considerazione il valore catastale dell’immobile. Perciò si dovranno tenere in considerazione: imposta di registro che equivale al 2% del valore catastale dell’immobile attualizzato per 115.5 (o 9% nel caso di seconda casa, attualizzato x 126); imposta catastale, 50 euro; imposta ipotecaria, 50 euro; l’IVA al 4% del prezzo dell’immobile se l’acquisto viene fatto da impresa costruttrice come 1a casa e l'IVA al 10% del prezzo dell'immobile come 2a casa. In quest'ultimo caso il sostituto di imposta non è il Notaio ma l'impresa che vende, al notaio vanno pagate soltanto delle imposte fisse: registro 200 euro, ipotecaria 200 euro, catastale 200 euro.